domenica 17 settembre 2017

Sogni irrealizzabili

Ieri sono incappata in quest'articolo e mi è tornato alla memoria il mio vecchio sogno, il protagonista degli anni ottanta che credevo scomparso e che invece ancora oggi, dopo 35 anni, è sulla cresta dell'onda.
Il cappotto cammello di Max Mara.
Magari non era ancora il mio sogno quand'è nato, proprio agli inizi di quel decennio, forse il più edonista tra tutti quelli in cui ho vissuto, quello dei paninari e degli yuppi, di Drive in in tv e dei grandi film al cinema. Ma lo è stato dopo, quando poco oltre la metà della decade, subito dopo il diploma, ho iniziato a lavorare.
Ma era proibitivo nel prezzo allora come lo è ora. Mia madre, sarta, me ne ha fatti alcuni che lo ricordavano ma NON era il cappotto cammello di Max Mara.
Ho letto la sua storia, ho visto sul loro sito le varie versioni in grigio, blu, nero oltre al cammello e ho avuto la tentazione di prendere la macchina, andare a cercare un negozio e provare ad indossarlo una volta in vita mia.
Anche oggi il prezzo è elevato, un investimento che non oserei indossare sui treni lerci che uso per andare a lavorare e che starebbe nell'armadio per essere indossato nelle occasioni speciali... mai... Vivo di piumini al massimo da un centinaio di euro, di felpe di cotone, di corsa ma il cappotto cammello n. 101801 resta il mio sogno come il visone lo è stato in quello delle nostre mamme.

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